Le tue braci

Scivolano le dita
sulla cavità palpitante
del collo,
sulla posa del tuo busto:

flettente d'arco
teso verso l'astro
del piacere.

Questa notte
sono io il piedistallo
delle tue false libertà.

Dominio vampiro
dei tuoi petali di carne.

So che presto
fumerai una sigaretta,
guarderai il nulla,
ti scrollerai di dosso
il mio errore
raccogliendo i panni freddi
gettati al suolo:

il dolore, il pallore, i bei vestiti scuri.

Resterò
in questo deserto di cenere,
ad attenderti
obbligarmi a queste braci:

qualcosa di simile alla felicità.

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